La presidentessa del Coro Canticum Novum Federica Cucinelli e il direttore artistico Fabio Ciofini hanno presentato la XX edizione del Festival Villa Solomei.
Anche quest’anno una delle tre giornate sarà ad un paese straniero dalle forti connotazioni musicali.
Il paese ospite dell’edizione 2018 sarà il Giappone che con i suoi inconfondibili colori e melodie animerà la giornata di sabato 30 giugno.
Cinque i concerti in programma ogni giorno, dalle 17,00 alle 21,15 – orario di inizio del concerto serale SOTTO LE STELLE – che vedrà ospite Neri Marcorè il venerdì 29 giugno e l’Orchestra da Camera di Perugia accompagnata dalla Corale M. Alboni di Città di Castello, dal Coro Polifonico Città di Tolentino, dal Coro Canticum Novum di Solomeo e diretta dal M° Fabio Ciofini.
Le presentazioni musicologiche dei concerti saranno a cura di Silvia Paparelli.
I CONCERTI, COME SEMPRE, SARANNO AD INGRESSO GRATUITO.
Questo l’intero programma:
Giovedì 21 giugno
Festa della Musica
ore 17.00 – Chiesa di San Bartolomeo
L’organo ritrovato
Maria Perucki – violino
Roman Perucki – organo
ore 18.30 – Teatro Cucinelli
Concerto in Teatro
Orchestra da Camera dell’ARTeM
Andrea Cortesi – violino
Giya Kancheli – LETTERS TO FRIENDS – per Violino e Orchestra d’Archi
Prima italiana
Con ‘Letters to Friends’ ll compositore georgiano Giya Kancheli ripercorre il suo affascinante repertorio per il Cinema e il Teatro con un ciclo di 25 brani.
Dopo essere nati per raccontare delle storie, sia dietro la macchina da presa che su un palco teatrale, in questa nuova cornice questi brani brevi sono stati pensati dall’autore come ‘lettere’ da recapitare agli amici più importanti della sua vita: 25 ‘scene madri’ piene di nostalgia, forza drammatica e romanticismo.
Questi temi sono stati ispirati da testi di Shakespeare, Brecht, Beckett, e provengono anche da colonne sonore dei film del Cinema sovietico dagli anni ’60 in poi.
Siamo di fronte allo stesso tempo ad un viaggio nella storia della musica georgiana e sovietica e ad un libro di memorie, quindi ad un’eredità musicale personale che riassume un’identità culturale collettiva.
Letters è un capitolo importante della collaborazione tra Giya Kancheli e il violinista Andrea Cortesi.
Dopo la prima mondiale da lui realizzata nel Maggio 2017 a Tbilisi (Georgia) su invito dell’autore, Andrea Cortesi e l’Orchestra da Camera ARTeM eseguiranno ‘Letters To Friends’ dal vivo per la prima volta per il pubblico italiano il 21 Giugno, alle 18.00 al Teatro Cucinelli.
Nel 2019 verrà pubblicato un CD con la prima registrazione mondiale di Letters, che si è svolta a Tbilisi, con Andrea Cortesi e i Georgian Strings.
Venerdì 29 giugno
ore 17.00 – Chiesa di San Bartolomeo
L’organo ritrovato
Gustavo Delgado – organo
dalle ore 17.30 – Per le vie del borgo
Cantastorie
Decostruttori postmodernisti
ore 18.00 – Teatro Cucinelli
Concerto aperitivo
Davide De Ascaniis – violino
Daniele Rinaldo – pianoforte
ore 19.30 – Piazza del castello
Musica per le vie del borgo
Cherries on a swing set
ore 21.15 – Anfiteatro
Concerto sotto le stelle
COME UNA SPECIE DI SORRISO
Omaggio a Fabrizio De Andrè
Neri Marcorè
con
GnuQuartet
Orchestra Sinfonica ARTeM
Carlo Moreno Volpini – direttore
Un poliedrico artista, apprezzato come attore di cinema, teatro e televisione, un quartetto dal singolare organico strumentale (violoncello, violino, flauto, viola) e una grande orchestra sinfonica, omaggiano uno dei più grandi poeti del cantautorato italiano partendo dal verso di una delle sue canzoni più famose, “Il pescatore”.
In Come una specie di sorriso c’è il Fabrizio De Andrè, anche quello meno conosciuto, che Neri Marcorè, qui nelle vesti di cantante e chitarrista, più ama. Il De Andrè che tutti amano. Un repertorio, impreziosito dagli arrangiamenti sofisticati di Stefano Cabrera (GnuQuartet), che trascinerà il pubblico in un emozionante viaggio musicale attraverso i versi immortali del grande Faber.
GNUQUARTET
Francesca Rapetti flauto Roberto Izzo violino
Raffaele Rebaudengo viola Stefano Cabrera violoncello
Flavia Barbacetto, Angelica Dettori, voci
STEFANO CABRERA, arrangiamenti e orchestrazione
Simone Talone percussioni
Domenico Mariorenzi chitarra
ORCHESTRA SINFONICA ARTeM
L’Accademia Reatina Teatro e Musica, A.R.T. e M. nasce dalla volontà e dall’entusiasmo di alcuni musicisti professionisti di origine reatina conosciuti e apprezzati nell’ampio panorama della musica italiana e si propone, attraverso la creazione
di eventi musicali di alto livello artistico, di diffondere e promuovere la musica attraverso un sapiente progetto di coinvolgimento. L’Orchestra Sinfonica A. R. T. e M. rappresenta il principale e il più prestigioso strumento operativo dell’Associazione e si avvale della preziosa presenza di affermati strumentisti attivi nelle maggiori orchestre sinfoniche e fondazioni liriche italiane ed europee. Le prime parti, tutti musicisti di chiara fama, vantano curricula assai importanti e ricchi di esperienze nazionali e internazionali direttori e solisti di fama internazionale tra cui Riccardo Muti, Lorin Maazel, Simonide Braconi, Anna Maria Chiuri, Massimo De Bernart,Patrick De Ritis,Maxence Larrieu, Francesco Manara, Federico Mondelci, Luisa Prandina, Cristiano Rossi, Giuseppe Sabbatini, Nicola H. Samale. Annovera, inoltre, partecipazioni a eventi e a registrazioni trasmesse da Rai, Mediaset, Rai International, Radio Vaticana e a colonne sonore.
Direttore d’Orchestra: Carlo Moreno Volpini
Produzione: Mauro Diazzi
Sabato 30 giugno
GIAPPONE: TERRA D’INCANTI
ore 17.00 – Chiesa di San Bartolomeo
L’organo ritrovato
Miho Hasegawa – organo
dalle ore 17.30 – Per le vie del borgo
Cantastorie
Oedo Sukeroku Taiko
Percussioni Tokyo
ore 18.00 – Teatro Cucinelli
Concerto aperitivo
ROKYOKU
Teatro cantato tradizionale giapponese
Haruno Keiko – attrice, cantante
Ippūtei Hazuki – shamisen
Proiezioni simultanea e traduzione
a cura di Stefano Romagnoli
(Dipartimento di Studi Orientali dell’Università
“La Sapienza” di Roma)
ore 19.30 – Piazza del castello
Musica per le vie del borgo
Kikuchi Kozan – shakuhachi
Okado Tomoko – koto, shakuhachi, kokyu
Hanayagi Michikaoru – danza
ore 21.15 – Anfiteatro
Concerto sotto le stelle
Sakura-Komachi
Musica classica giapponese
Domenica 1 luglio
ore 11.00 – Chiesa di San Bartolomeo
Messa degli artisti
Coro di voci bianche Octava Aurea
Mario Cecchetti – direttore
ore 17.00 – Chiesa di San Bartolomeo
L’organo ritrovato
Dietrich Oberdörfer – organo
dalle ore 17.30 – Per le vie del borgo
Cantastorie
Stefano Maiorana – liuto e chitarra barocca
ore 18.00 – Teatro Cucinelli
Concerto aperitivo
Dalia Lazar – pianoforte
ore 19.30 – Piazza del castello
Musica per le vie del borgo
Odicòn Vocal Quartet
ore 21.15 – Anfiteatro
Concerto sotto le stelle
DAN FORREST: REQUIEM FOR THE LIVING
Corale Alboni di Città di Castello
Coro Polifonico Città di Tolentino
Coro Canticum Novum di Solomeo
Orchestra da camera di Perugia
Fabio Ciofini – direttore
Roberto Molinelli (1963)
Elegia per Manhattan (2001)
per viola, violoncello e archi
Mizuho Ueyama, viola
Gianluca Pirisi, violoncello
Dan Forrest (1978)
Requiem for the living (2013)
I. Introito – Kyrie
II. Vanitas Vanitatum
III. Agnus Dei
IV. Sanctus
V. Lux Aeterna
Corale M. Alboni di Città di Castello
Marcello Marini, Maestro del Coro
Coro Polifonico Città di Tolentino
Aldo Cicconofri, Maestro del Coro
Coro Canticum Novum di Solomeo
Orchestra da Camera di Perugia
Fabio Ciofini, direttore
Due pagine recenti tentano la trasposizione in musica di corde profondissime dell’animo umano, tra contingenza ed eternità, indagando sfere personali e universali del nostro sentire.
La contingenza dell’attentato alle Torri gemelle del 2001 è “l’occasione” che motiva Elegia per Manhattan di Roberto Molinelli. Il compositore stesso indica nell’incredulità il sentimento-motore da cui nascono le due sezioni del brano. Un’incredulità esplicita quella delle “grida di terrore di un popolo fino ad allora estraneo alle brutalità di un attacco diretto sul proprio patrio suolo” (Prologo), che si fa implicita e commossa, come quella di chiunque si sia almeno per un istante soffermato davanti al desolante spettacolo delle macerie di Ground Zero, nell’Elegia vera e propria. Molinelli sceglie la purezza dell’organico di soli archi e le voci calde – e umanissime – della “sua” viola e del violoncello come strumenti solisti a cui affidare quanto di ineffabile quella tragica data significò per chiunque l’abbia, in qualsiasi modo, vissuta.
Fuori da ogni contingenza, anche se contrassegnato da elementi di originale modernità, è il Requiem for the living composto nel 2013 dallo statunitense Dan Forrest, una partitura che si inserisce nel lungo solco della tradizione della musica sacra, nel confronto con il tema universale della morte e della redenzione, rileggendo in modo personalissimo la struttura del Requiem, come invocazione di pace e risposo anche per i vivi, non solo per i morti. Le cinque sezioni, basate sull’elaborazione della stessa cellula originaria di tre note discendenti (alla fine trasposte in senso ascendente a simboleggiare la redenzione), interpolano il testo del Requiem con citazioni bibliche, indagando il tema centrale del dolore.