A poco più di un anno di distanza dall’ultima volta, Pat Metheny tornerà in Umbria con il suo show “An evening with Pat Metheny”. Il 19 luglio il grande chitarrista di Kansas City (nato a Lee’s Summit) suonerà a Umbria Jazz preceduto sul palco dell’ Arena Santa Giuliana dal quintetto di Kyle Eastwood.
Il 4 maggio scorso Metheny era stato protagonista, con lo stesso quartetto, di un concerto di beneficienza al teatro Lyrick di Assisi per raccogliere fondi a favore delle popolazioni terremotate. Un concerto generosamente offerto dallo stesso artista anche per il suo profondo legame con l’Umbria ed il festival, dove è stato innumerevoli volte praticamente in tutte le formule possibili, dal Pat Metheny Group al duo con Charlie Haden, dalla partnership con Brad Mehldau a quella con Jim Hall.
Musicalmente questo quartetto ha portato delle novità nella musica di Metheny.
“Questa volta – ha spiegato il chitarrista prima del tour primaverile dell’anno scorso – ho voluto rompere il solito schema di scrivere musica, registrare un disco, fare il tour. E poi ho tanta musica composta nel corso degli anni che non ho quasi mai suonato. Ho pensato che sarebbe stato interessante mettere insieme un gruppo davvero scelto di musicisti in grado di coprire la più ampia gamma di tutto ciò che ho fatto precedentemente ed anche possibilmente svilupparlo in qualcosa di più avanzato suonando molto insieme”.
Sul palco si potrà ascoltare un quartetto ormai rodato da un anno di vita. Il batterista, il messicano Antonio Sanchez, è partner abituale del chitarrista fin dal 2000, mentre nuovi sono il tastierista, l’inglese Gwilym Simcock (“Semplicemente uno dei migliori pianisti che ho sentito da tanto, tanto tempo”, dice Metheny di lui) e la contrabbassista Linda May Han Oh, malese cresciuta in Australia e poi residente a New York. Un vero talento.
Nel frattempo, Pat Metheny ai suoi numerosi riconoscimenti, incluse 36 nomination e 20 vittorie ai Grammy Awards, ne ha aggiunto uno prestigiosissimo: la nomina a NEA (National Endowment for the Arts) Jazz Master.
KYLE EASTWOOD QUINTET
Più figlio d’arte di così non si può. Kyle Eastwood, che esordisce a Umbria Jazz (Perugia – Arena Santa Giuliana, 19 luglio) con il suo quintetto, e’ figlio di Clint Eastwood e dal padre, ma anche dalla madre, ha imparato ad amare la musica ed il jazz in particolare. Il grande regista americano è notoriamente un jazz fan, al jazz ha dedicato un grande film, Bird, sulla vita di Charlie Parker (oltre ad aver firmato uno dei sette documentari curati da Martin Scorsese sul blues) ed ha usato molto spesso il jazz come colonna sonora dei suoi lavori.
Nessun dubbio quindi sul fatto che abbia fortemente incoraggiato Kyle a prendere la strada del jazzman professionista e sviluppare il suo talento. Dopo un inizio come bassista elettrico nelle band giovanili di r&b, ascoltando in casa molti dischi jazz e frequentando con il padre i grandi festival come Monterey (con il privilegio di poter passare con lui nel backstage e conoscere personalmente i musicisti) il giovane Kyle si è affermato come contrabbassista, bandleader e compositore.
Tra l’altro ha scritto e lavorato a soundtrack di pellicole importanti come Million Dollar Baby, Gran Torino, Mystic River, Invictus, Letters from Iwo Jima.
Dal disco di esordio come leader, uscito nel 1998 per la Sony, fino all’ultimo, In Transit, di quest’ anno, Kyle Eastwood si è ritagliato un posto di rilievo nel mondo del jazz con la sua musica fresca e moderna, memore della tradizione e dei grandi jazzmen degli anni ’50 e ’60, ma perfettamente calata nel suo tempo.